Honduras

 

Pronunciamento internazionale

 Reti internazionali denunciano che continuano gli omicidi e altre gravi violazioni ai diritti umani

 

 

 

Pronunciamento internazionale

 

Honduras – Bajo Aguán: Reti internazionali denunciano che continuano gli omicidi e altre gravi violazioni ai diritti umani

 

 

Noi, organizzazioni firmatarie di questo documento, ci pronunciamo contro la violenza e l’impunità che imperano nella valle del Bajo Aguán (Honduras) dove continuano gli omicidi di contadini e altre gravi violazioni dei diritti umani.

 

Dopo la conclusione della Missione Internazionale d’Indagine sulle violazioni dei diritti umani nella regione del Bajo Aguán, realizzata tra il 25 febbraio e il 4 marzo 20111, sono continuate nella totale impunità le minacce, i sequestri, le sparizioni e gli omicidi, senza che s’intraveda una via d’uscita giusta e durevole a questo conflitto agrario.

 

Riassunto degli avvenimenti registrati

dal 18 marzo al 15 giugno 2011:

 

Omicidi2:

 

Secondo le informazioni ricevute e verificate da organizzazioni nazionali dei diritti umani, da aprile 2011 a oggi sono stati assassinati 9 contadini organizzati3:

 

20 aprile 2011: Tarín Daniel García Enamorado e Carlos Alberto Acosta Canales, soci dell’impresa Productores de Colón

5 maggio 2011: Henry Roney Díaz, della cooperativa El Despertar

10 maggio 2011: José Paulino Lemus Cruz, membro della cooperativa Brisas del Edén

29 maggio 2011: Olvin Gallegos e Secunino Gómez, entrambi della cooperativa El Despertar

5 giugno 2011: Guillermo Recinos Aguilar, Joel Santamaría e Genaro Acosta, contadini associati alla cooperativa San Esteban.

 

Feriti:

Durante maggio e giugno 2011, sono stati riportati almeno 6 contadini feriti gravemente  durante azioni di sgombero contro il movimento contadino:

 

5 maggio 2011: Antonio Rivas ferito durante tentativo di sgombero della cooperativa La Trinidad

7 maggio 2011: Juan Licona e Manuel Vásquez della cooperativa El Despertar sono stati feriti durante il tentativo di sgombero dei terreni della cooperativa

13 maggio 2011: Neptalí Esquivel, contadino ferito gravemente durante la mobilitazione nella zona di Planes, municipio di Sonaguera. È rimasto invalido dopo che un soldato gli ha sparato alla gamba sinistra.

5 giugno 2011: Doris Pérez Vásquez e Oliver Gonzales, contadini albergati nelle installazioni dell'Istituto Nazionale Agrario (INA) a Sinaloa e feriti a causa degli spari realizzati da guardie di sicurezza privata, che hanno invaso violentemente l’INA.

 

Sequestri e Sparizioni:

 

14 aprile 2011: Sparizione di Tarín Daniel García Enamorado e Carlos Alberto Acosta Canales, soci dell'impresa Productores de Colón. I loro corpi senza vita sono stati ritrovati con segni di tortura il 20 aprile.

5 maggio 2011: Sparizione di José Paulino Lemus Cruz della cooperative Brisas del Edén, ritrovato assassinato il 10 maggio.

10 maggio 2011: Alejandro Gómez della cooperativa La Trinidad, rapito e torturato.

15 maggio 2011: Sparizione di Francisco Pascual López della cooperativa Rigores.

29 maggio 2011: Sequestro di Olvin Gallegos e Secunino Gómez, entrambi della cooperativa El Despertar, entrambi ritrovati assassinati lo stesso giorno.

 

Minacce di morte:

 

dal 2 giugno 2011, l'avvocato Antonio Trejo Cabrera, procuratore legale del Movimiento Auténtico Reivindicativo Campesino del Aguán (MARCA) e, in modo particolare, delle cooperative San Isidro, El Despertar, la Trinidad e San Esteban, ha ricevuto minacce di morte contro lui e la sua famiglia attraverso chiamate telefoniche. Il 10 giugno 2011, il signor Trejo è stato seguito da vari veicoli e contemporaneamente, ha ricevuto messaggi di minaccia attraverso il cellulare. Nella denuncia presentata alla Direzione Generale d'Indagine Criminale, l'avvocato responsabilizza per qualsiasi attentato contro la sua vita, quella dei suoi famigliari e contro i suoi beni, due impresari della zona, le cui guardie di sicurezza privata sono state accusate di ripetute aggressioni contro le comunità contadine.

 

Denunciamo l'ondata di violenza che continua senza sosta, in una regione dove la popolazione contadina organizzata vive in una situazione di costante pericolo e totalmente indifesa, in un clima di totale impunità per i reati che vengono commessi.

 

Non è inoltre avanzata in modo soddisfacente l'implementazione delle disposizioni legali e degli accordi politici esistenti per risolvere il conflitto agrario4. Il 23 aprile 2011, le autorità hanno riconosciuto di non avere rispettato l'Accordo firmato tra Porfirio Lobo e il Movimiento Unificado Campesino del Aguán (MUCA) il 13 aprile 2010 e hanno rinnovato il loro impegno per implementarlo al più presto. In relazione alle terre reclamate dal  Movimiento Auténtico Reivindicativo Campesino del Aguán (MARCA), l'INA ha consegnato un totale di 471 ettari a contadini affiliati a questa organizzazione.

 

Il 7 giugno 2011, durante un Consiglio dei Ministri, il direttore dell'INA ha manifestato che l’Accordo non si è potuto implementare soprattutto a causa dei problemi relativi alla legalizzazione delle terre già consegnate al MUCA. Secondo l’INA, questa situazione è dovuta alla “mancanza di volontà politica dei latifondisti e in questo caso, del signor Miguel Facussé Barjum, il quale non ha voluto accettare il prezzo stabilito per la terra secondo ciò che prevede la legge”. Pertanto, "il Ministro propone di espropriare le terre mediante Decreto legislativo in modo da risolvere il problema nel Bajo Aguán5”.

 

Di fronte a questa situazione, le organizzazioni firmatarie di questo pronunciamento rivolgono le seguenti raccomandazioni alle autorità nazionali e alla comunità internazionale, come già fatto precedentemente dalla Missione Internazionale d’Indagine6. Sollecitiamo alle autorità nazionali che:

 

a)   Compiano il proprio dovere di indagare e sanzionare velocemente tutti i crimini e le altre violazioni gravi dei diritti umani commesse nel Bajo Aguán e perseguire penalmente gli autori materiali e intellettuali di tali crimini.

b)   Cessino immediatamente la repressione e la violenza contro il movimento contadino, gli sgomberi forzosi e si adottino misure effettive che offrano protezione alle persone a rischio.

c)   Regolino debitamente il funzionamento delle imprese di sicurezza privata, imponendo loro il rispetto dei diritti umani della popolazione come condizione per potere continuare a operare nel paese.

d)   Compiano le disposizioni legali e gli accordi politici relativi ai conflitti agrari, per ottenere una soluzione giusta e sostenibile del problema della proprietà della terra.

 

Consideriamo che la comunità internazionale svolga un ruolo fondamentale nella protezione e promozione dei diritti umani in Honduras. È deplorevole che l'OSA abbia rincorporato l’Honduras senza considerare l'assenza di garanzie in materia d’indagine e sanzione delle gravi violazioni dei diritti umani commesse durante e dopo il colpo di Stato.

 

È urgente che la comunità internazionale rafforzi la propria attenzione e l’azione sulla situazione dei diritti umani in Honduras, in modo particolare nel Bajo Aguán, per cui deve:

 

a)   Contribuire con misure concrete e contundenti a una maggiore protezione delle persone a rischio, in modo particolare nel Bajo Aguán.

b)   Realizzare un’osservazione permanente della situazione nel Bajo Aguán e in modo particolare, dei risultati della risoluzione del conflitto agrario, delle indagini e condanne dei responsabili degli omicidi commessi e formulare raccomandazioni alle autorità nazionali.

c)   Assicurare l'effettiva implementazione della strategia locale delle linee direttrici dell'Unione Europea per la protezione dei difensori dei diritti umani.

d)   Stabilire un ufficio permanente dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani  in Honduras.

 

 

17 giugno di 2011

 

Organizzazioni firmatarie:

 

ALOP (Associazione Latinoamericana di Organizzazioni per la Promozione dello Sviluppo)

APRODEV (Associazione di Agenzie di Sviluppo legate al Consiglio Mondiale delle Chiese)

CIFCA (Iniziativa di Copenhagen per l'America Centrale e Messico)

FIAN  Internazionale (Organizzazione Internazionale per il Diritto all’Alimentazione)

FIDH (Federazione Internazionale dei Diritti Umani)

Grupo Sur

Vía Campesina Internazionale

PIDHDD (Piattaforma Interamericana dei Diritti Umani, Democrazia e Sviluppo)

Rel-UITA (Regionale latinoamericana dell’Unione Internazionale dei Lavoratori dell’Alimentazione, Agricoltura, Alberghi, Ristoranti, Tabacco ed Affini)

 

 

1    Alla Missione hanno partecipato le seguenti reti e organizzazioni: APRODEV (Associazione di Agenzie di Sviluppo legate al Consiglio Mondiale delle Chiese); CIFCA (Iniziativa di Copenhagen per l'America Centrale e Messico); FIAN  Internacional (Organizzazione Internazionale per il Diritto all’Alimentazione); FIDH (Federazione Internazionale dei Diritti Umani); Rel-UITA (Regionale latinoamericana dell’Unione Internazionale dei Lavoratori dell’Alimentazione, Agricoltura, Alberghi, Ristoranti, Tabacco ed Affini) e Via Campesina Internazionale.

2    La Missione aveva documentato, nel periodo compreso tra gennaio 2010 e marzo 2011, 25 omicidi relazionati con il conflitto agrario nel Bajo Aguán: 23 contadini affiliati alle organizzazioni contadine dell’Aguán e l’omicidio del giornalista Nahum Palacios e di sua moglie, apparentemente legato al lavoro informativo svolto dal giornalista sul conflitto agrario prima di essere assassinato.

3    Tutti affiliati a una delle tre organizzazioni contadine del Bajo Aguán: Movimiento Campesino del Aguán,MCA (Movimento Contadino dell’Aguán), Movimiento Unificado Campesino del Aguán, MUCA (Movimento Unificato Contadino dell’Aguán) e Movimiento Auténtico Reivindicativo Campesino del Aguán, MARCA (Movimento Autentico Rivendicativo Contadino dell’Aguán).

4   Vedere descrizione delle disposizioni legali e accordi politici in relazione al conflitto agrario e il grado d’implementazione nella relazione preliminare della Missione, pagine 33-41.

5   Nota dell’Ufficio delle Relazioni Pubbliche dell’INA, 7 giugno 2011

6    Vedere nella relazione preliminare della Missione, pagine 45-48

 

  

Rel-UITA

                 21 de giurno di 2011

 

 

 

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