Parmalat
sfida
l'autorità giudiziaria
Ha ignorato l’ordine di
reintegrazione nel posto di lavoro
del dirigente sindacale ingiustamente
licenziato
Lo scorso 14 maggio 2010, il Tribunale
del Lavoro di Managua ha emesso una
risoluzione giudiziaria, con la quale ha
accolto la denuncia contro l'impresa
Parmalat-Productos Lácteos
Centroamericanos, interposta dal
dirigente sindacale Paublino García.
L'impresa dovrà reintegrarlo nel proprio
posto di lavoro, pagandogli i quattro
mesi di salari non percepiti. Di fronte
a questa decisione, l'impresa ha
mostrato nuovamente il suo vero volto e
si è rifiutata di rispettare la
risoluzione.
Paublino
García |
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Marcial
Cabrera |
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Dopo quattro mesi dal suo ingiusto
licenziamento,
Paublino García,
tesoriere del
Sindicato "Armando
Llanes" di
Parmalat
– Productos Lácteos Centroamericanos,
ha ottenuto un importante risultato
nella lotta intrapresa per il rispetto
dei suoi diritti lavorativi e
sindacali.
Il Tribunale del Lavoro di Managua ha
accolto la denuncia contro
Parmalat
e ha richiesto di
“reintegrare il signor Paublino García
nello stesso posto di lavoro e con
identiche condizioni e mansioni, e
corrispondere al lavoratore le
retribuzioni dalla data del
licenziamento a quella dell’effettiva
reintegrazione”.
Mostrando ancora una volta il suo
atteggiamento intransigente,
Parmalat
– Productos Lácteos Centroamericanos
si è negata a rispettare la risoluzione
giudiziaria.
"Paublino
García
si è recato all’impresa con la
risoluzione del giudice in mano ed
esigendo la sua reintegrazione.
Tuttavia, la responsabile del Personale,
Norma Medina,
gli ha comunicato che non l'avrebbero
reintegrato e che era meglio che si
recasse al tribunale dove avrebbe
trovato la risposta ufficiale
dell’impresa" –ha spiegato a
Sirel
il segretario generale della
Federazione Unitaria dei Lavoratori
dell'Alimentazione del Nicaragua
(FUTATSCON), Marcial Cabrera-.
Secondo il segretario generale della
FUTATSCON, questa decisione mostra
il vero volto dell'impresa
Parmalat
ed il suo atteggiamento violatorio delle
leggi nazionali e degli accordi
internazionali firmati dal
Nicaragua.
"Ciò che abbiamo ottenuto è un primo
importante risultato, in quanto
l'autorità giudiziaria ha riconosciuto
che il licenziamento è stato totalmente
illegale e che l'impresa ha violato la
normativa sul lavoro. Ora –ha continuato
Cabrera-
chiederemo al giudice l’esecuzione della
sentenza, perché il caso di
Paublino García
non è comune".
Il dirigente del
Sindicato "Armando
Llanes"
è stato licenziato in aperta
violazione delle leggi nazionali che lo
proteggono ed esiste già una risoluzione
amministrativa del Ministero del Lavoro,
che disconosce il licenziamento e ordina
la reintegrazione immediata.
“Chiederemo al giudice l’esecuzione
della risoluzione e che ordini la
reintegrazione. La
FUTATSCON, la
Confederazione Sindacale dei Lavoratori "José Benito Escobar" (CST-JBE)
e la
UITA
continueranno inoltre
ad appoggiare la protesta di
Paublino García
fino a che non venga fatta giustizia.
La lotta che sta portando avanti è molto
importante –ha affermato
Cabrera-,
perché sta dimostrando che sì è
possibile far fronte agli abusi di
questa impresa, che viola lo stato di
diritto, la libertà sindacale e che
mostra il suo disprezzo per la
legislazione nazionale", ha concluso.
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