Colombia

Il tonno antisindacale

Le ricette di Van Camp's 

Capitalismo all’inchiostro

e lavoratori soffritti 

 

L'impresa Seatech International Inc., specializzata nel processo di produzione ed inscatolamento del tonno Van Camp's, si vanta del fatto che la sua fabbrica di Cartagena, in Colombia, ha ottenuto le certificazioni ISO, che applica il programma di Mantenimento Produttivo Totale e che rispetta i requisiti stabiliti nel Codex Alimentario. I consumatori devono però sapere che questa impresa è anche leader nelle politiche antisindacali, che non rispetta la Costituzione del paese e viola gli accordi internazionali - ratificati dalla Colombia - relativi al diritto di organizzazione e libertà sindacale. 

 

Quando la temporaneità

diventa permanente

 

Nella pagina web della compagnia si legge: "Seatech si adopera inoltre per la conservazione dell’ambiente e delle specie marine come il delfino, offrendo alla società un ambiente sano e con sviluppo sostenibile”. Che curino i delfini ci sembra positivo. Negativo è invece il fatto che Seatech tratti come muli da soma gli uomini e le donne che lavorano nella sua fabbrica.  

 

Dei 1.500 operai e operaie che lavorano nella fabbrica di Seatech International Inc. a Cartagena, solo 13 hanno un contratto permanente, il resto è contrattato per mezzo di Aziende di Lavoro Interinale.  

 

Secondo la normativa del rapporto di lavoro in Colombia, questo tipo di contrattazione si può solo realizzare per dare una risposta occupazionale a un incremento della produzione e per sostituire il personale in ferie. Questi contratti non possono estendersi per un periodo superiore ai sei mesi e sono prorogabili una sola volta per lo stesso periodo, con il divieto espresso per l’impresa di continuare a contrattare personale con questa modalità.  

 

Alla Seatech la maggioranza dei lavoratori ha un contratto a tempo determinato, ma realizza lavori di tipo permanente. Alcuni lavorano da 20 anni con questo sistema di contrattazione. “Un "ambiente sano con sviluppo sostenibile" made in Seatech

 

Antisindacalismo

alla colombiana 

 

Due organizzazioni sindacali create negli ultimi anni sono state liquidate. Lo scorso mese di agosto, i lavoratori hanno creato una nuova organizzazione. Che cosa è accaduto dopo? Di seguito la cronologia degli eventi. Le tracce di una macchina creata per schiacciare sindacati chiamata Seatech

 

Sabato, 7 agosto  

- Più di 100 lavoratori creano l'Unione Sindacale dei Lavoratori dell'Industria Alimentare (USTRIAL). 

 

Lunedì, 9 agosto  

- ore 8.00: si notifica all'impresa la creazione del Sindacato 

- ore 15.00: cominciano i primi licenziamenti degli iscritti e della maggior parte dei membri del Consiglio Direttivo del Sindacato. 

 

Martedì, 10 agosto 

- I licenziati sono già 26. 

 

Giovedì, 12 agosto 

- L'impresa chiude la fabbrica per svolgere “lavori di manutenzione” fino al 23 agosto. 

 

Venerdì, 13 agosto 

- A Fredis Marrugo Velásquez, presidente di USTRIAL -uno dei pochi lavoratori con contratto diretto con Seatech- viene comunicato di essere stato messo in ferie fino a nuovo ordine. 

 

Lunedì, 23 agosto 

- Riapre l'impresa. A 49 lavoratori e 12 lavoratrici viene proibita l’entrata nel reparto di sviscerato. Il numero di licenziati è ora di 87. 

 

Ma non dimentichiamo “la cosa davvero importante": Seatech International Inc. protegge i delfini… 

 

  

 

Gerardo Iglesias

Rel-UITA

6 de settembre 2010

 

 

 

   

Illustrazione: Rel-UITA, Allan McDonald  

 

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